La Legge 30 dicembre 2018, n. 145 (c.d. “Legge di Bilancio 2019”) introduce alcune novità finalizzate all’incremento del riciclaggio degli imballaggi in plastica, all’uso di imballaggi biodegradabili e compostabili ed alla riduzione dei prodotti in plastica monouso, evidenziando di fatto un tema molto sentito nell’opinione pubblica.
In particolare sono da citare alcuni passaggi interessanti.
Il comma 73 prevede che, al fine di incrementare il riciclaggio delle plastiche miste e di ridurre l’impatto ambientale degli imballaggi e il livello di rifiuti non riciclabili derivanti da materiali da imballaggio, a tutte le imprese che acquistano prodotti realizzati con materiali provenienti dalla raccolta differenziata degli imballaggi in plastica ovvero che acquistano imballaggi biodegradabili e compostabili secondo la normativa UNI EN 13432:2002 o derivati dalla raccolta differenziata della carta e dell’alluminio è riconosciuto, per ciascuno degli anni 2019 e 2020, un credito d’imposta nella misura del 36% delle spese sostenute e documentate per i predetti acquisti.
Il comma 802 prevede invece che, ai fini, tra le altre cose, di prevenire la produzione di rifiuti da prodotti di plastica monouso e di quella dei materiali di origine fossile e l’abbandono, i produttori, su base volontaria e in via sperimentale dal 1° gennaio 2019 fino al 31 dicembre 2023:
a) adottano modelli di raccolta differenziata e di riciclo di stoviglie in plastica da fonte fossile con percentuali crescenti di reintroduzione delle materie prime seconde nel ciclo produttivo;
b) producono, impiegano e avviano a compostaggio stoviglie fabbricate con biopolimeri di origine vegetale;
c) utilizzano entro il 31 dicembre 2023 biopolimeri, con particolare attenzione alle fonti di approvvigionamento nazionale, in modo massivo e in alternativa alle plastiche di fonte fossile per la produzione di stoviglie monouso.
Per le finalità e gli obiettivi di cui sopra i produttori promuovono:
a) la raccolta delle informazioni necessarie alla messa a punto di materie prime, processi e prodotti ecocompatibili e la raccolta dei dati per la costruzione di Life Cycle Assessment certificabili;
b) l’elaborazione di standard qualitativi delle materie prime e degli additivi impiegabili in fase di produzione e la determinazione delle prestazioni minime del prodotto;
c) lo sviluppo di tecnologie innovative per il riciclo dei prodotti in plastica monouso;
d) l’informazione sui sistemi di restituzione dei prodotti in plastica monouso usati da parte del consumatore.
Le informazioni riguardano in particolare:
* i sistemi di restituzione, di raccolta e di recupero disponibili;
* il ruolo degli utenti di prodotti di plastica monouso e dei consumatori nel processo di riutilizzazione, di recupero e di riciclaggio dei prodotti di plastica monouso e dei rifiuti di imballaggio;
* il significato dei marchi apposti sui prodotti di plastica monouso.
Si sottolinea come questi provvedimenti seguano quanto previsto a suo tempo nella Legge di Bilancio 2018, con il bando dei cotton fioc di plastica non compostabile dal 1°gennaio 2019, a cui seguirà, il 1° gennaio 2020, quello dei prodotti cosmetici da risciacquo ad azione esfoliante o detergente contenenti microplastiche.
Infine l’aspetto economico: la legge di Bilancio 2019 preveda (Tabella D Bilancio per Azioni), nell’ambito del capitolo di spesa “Prevenzione e gestione dei rifiuti, prevenzione degli inquinamenti”, un importo pari a 38.038.735 per il 2019, 37.838.785 per il 2020 e 32.838.735 per il 2021.
Questi provvedimenti, in prospettiva potrebbero essere oggetto di rettifica in fase di recepimento della nuovissima Direttiva sui prodotti di plastica monouso approvata dal Parlamento Europeo il 27 marzo 2019.
di Redazione Achab
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