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15 Febbraio 2016

Collegato Ambientale: opportunità per la mobilità sostenibile

bici-pedalare.jpgCon questo intervento diamo il via ad alcuni approfondimenti sul cosiddetto “Collegato Ambientale”, cioè la Legge 28 dicembre 2015, n. 221 “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali.
L’art. 5 contiene Disposizioni per incentivare la mobilità sostenibile.
Innanzitutto entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, con decreto ministeriale, saranno definiti il programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro, nonché le modalità e i criteri per la presentazione di specifici progetti da finanziare.
 
Infatti, nell’ambito dei progetti finanziati ai sensi dell’articolo 19, comma 6, del decreto legislativo 13 marzo 2013, n. 30, che riguarda, tra gli altri, anche l’”Incoraggiare il passaggio a modalità di trasporto pubblico a basse emissioni”, la quota di risorse di competenza del Ministero dell’Ambiente è destinata prioritariamente, nel limite di 35 milioni di euro, al programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro, per il finanziamento di progetti, predisposti da uno o più enti locali e riferiti a un ambito territoriale con popolazione superiore a 100.000 abitanti, diretti a incentivare iniziative di mobilità sostenibile, incluse iniziative di piedibus, di car-pooling, di car-sharing, di bike-pooling e di bikesharing, la realizzazione di percorsi protetti per gli spostamenti, anche collettivi e guidati, tra casa e scuola, a piedi o in bicicletta, di laboratori e uscite didattiche con mezzi sostenibili, di programmi di educazione e sicurezza stradale, di riduzione del traffico, dell’inquinamento e della sosta degli autoveicoli in prossimità degli istituti scolastici o delle sedi di lavoro, anche al fine di contrastare problemi derivanti dalla vita sedentaria. Tali programmi possono comprendere la cessione a titolo gratuito di « buoni mobilità » ai lavoratori che usano mezzi di trasporto sostenibili. 
 
Si prevede la predisposizione nel sito web del Ministero dell’Ambiente di una sezione denominata «Mobilità sostenibile», nella quale saranno inseriti e tracciati i finanziamenti erogati per il programma di mobilità sostenibile, ai fini della trasparenza e della maggiore fruibilità dei progetti. 
Grazie a modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124 (Testo unico delle disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.), chi usa la bici per andare al lavoro godrà dell’estensione dell’assicurazione INAIL in caso di incidente. 
 
Il comma 6, infine, prevede l’emanazione di apposite linee guida per favorire l’istituzione nelle scuole di ogni ordine e grado della figura del mobility manager, fatte salve, tra l’altro, l’autonomia organizzativa e didattica delle istituzioni scolastiche. Il mobility manager scolastico avrà il compito di organizzare e coordinare gli spostamenti casa-scuola-casa del personale scolastico e degli alunni; mantenere i collegamenti con le strutture comunali e le aziende di trasporto; coordinarsi con gli altri istituti scolastici presenti nel medesimo comune; verificare soluzioni, con il supporto delle aziende che gestiscono i servizi di trasporto locale, su gomma e su ferro, per il miglioramento dei servizi e l’integrazione degli stessi; garantire l’intermodalità e l’interscambio; favorire l’utilizzo della bicicletta e di servizi di noleggio di veicoli elettrici o a basso impatto ambientale; segnalare all’ufficio scolastico regionale eventuali problemi legati al trasporto dei disabili.

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di Redazione Achab

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