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28 Luglio 2014

A Villa San Giovanni in Tuscia (VT) si produce compost a km zero

Il comune in Provincia di Viterbo gestisce il suo scarto organico in modo virtuoso ed efficace

Villa San Giovanni in TusciaLa gestione del rifiuto organico è una delle parti più complesse nei sistemi di raccolta rifiuti sia per ovvie ragioni di putrescibilità degli elementi, che ne impongono una raccolta frequente con rapido conferimento nell’impianto di trattamento, sia per la produzione di percolati ed emissioni di gas serra nelle discariche.
A Villa San Giovanni in Tuscia, comune di 1.400 abitanti in Provincia di Viterbo, la gestione del rifiuto organico è invece diventata un “fiore all’occhiello” dell’amministrazione comunale. La raccolta domiciliare dei rifiuti, passata in due anni di attivazione dal 7,5% ad un lusinghiero 60%, ha infatti fatto da cornice perfetta anche per un’importante innovazione in materia di gestione del rifiuto organico.
Per il recupero di questa frazione l’Amministrazione ha, infatti, scelto due soluzioni molto strutturate e integrate: la promozione spinta del compostaggio domestico e la realizzazione di un impianto di compostaggio comunitario dotato di un composter automatico Big Hanna in grado di compostare fino a 500 kg di scarti organici alla settimana.

Un’operazione di successo sul piano economico e gestionale il cui risparmio è stato quantificato, secondo quanto dichiarato dal Sindaco al blog “Il Gallo Parlante”, in circa 10.000 euro di risparmio sul conferimento in discarica, che pesava sulle casse comunali circa 18.000 euro all’anno. Oggi con 7.000 euro annui di mutuo l’amministrazione è in grado di smaltire e valorizzare in modo autonomo il rifiuto organico prodotto dai propri cittadini che possono utilizzare gratuitamente il compost prodotto in loco, una valorizzazione a reali “km zero”.

Non solo, in una logica di responsabilità condivisa tra cittadini e pubblica amministrazione, ben il 44% delle famiglie ha aderito al compostaggio domestico, rinunciando al ritiro di questa frazione e smaltendola in proprio, con una media di 8 tonnellate al mese. Il restante viene conferito all’impianto con composter presso l’ Ecocentro Comunale, accessibile dal personale autorizzato. Per la gestione dell’impianto si è infatti costituita una cooperativa con tre addetti al servizio che rappresenta un ulteriore elemento virtuoso di ricaduta sociale diretta per la comunità.

Con le dovute proporzioni, il successo di Villa San Giovanni è certamente un elemento di riflessione importante in un territorio, quello laziale, in cui la gestione dei rifiuti è in queste settimane oggetto di un intenso dibattito.

 

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di Redazione Achab

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