In data 8 maggio 2023 l’ISTAT ha pubblicato, come ogni anno a partire dal 2010, l’andamento degli indici annuali dei costi di gestione dei rifiuti, aggiornamento al 2022. L’elaborazione, su scala nazionale, ha come con base di riferimento (indice =100) l’anno 2015.
Tali indici misurano l’andamento nel tempo dei costi di produzione delle attività di gestione dei rifiuti, con riferimento all’acquisto di beni e servizi, al costo del personale dipendente e al costo d’uso del capitale. Il campo di osservazione dell’indice annuale dei costi di produzione della gestione dei rifiuti riguarda, in termini di Ateco 2007, le attività economiche della divisione 38: raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti; recupero dei materiali, gruppi 381, 382 e 383.
I metodi di approccio
Per la componente degli acquisti di beni e servizi, sono stati utilizzati gli indici dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali e dei servizi prodotti dall’Istat dettagliati a livello di 256 voci. I costi del personale sono desunti dalla Rilevazione mensile sulle Retribuzioni contrattuali, considerando come variabile di riferimento il costo orario del personale del settore rifiuti. I costi di utilizzo del capitale sono stati derivati dagli indici dei prezzi alla produzione dei beni capitali.
I dati salienti
Le voci elementari di costo e gli indici sintetici sono aggregati in media aritmetica ponderata (Laspeyres) con la struttura di ponderazione dell’anno 2015. L’Acquisto di beni e servizi quindi pesa per il 58,2% per le attività di Raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti (Ateco 381+382), per l’82,2% nelle attività di Recupero dei materiali (Ateco 383) e del 67,1% sul totale dell’Ateco 38. Il Personale incide rispettivamente del 30,6%, del 10,4% e del 23,9%, mentre l’Utilizzo del capitale del 10,9% del 6,8% e del 9,0%.
Le tendenze
Tra il 2021 e il 2022 l’indice di costo della gestione dei rifiuti mostra una crescita del 4,5% che è il risultato degli aumenti del prezzo degli acquisti di beni e servizi (+5,6%), delle spese del personale (+0,8%) e del costo d’uso del capitale (+8,6%).
Rispetto ai due sotto-settori economici che compongono l’indice totale, la variazione del +4,5% dei costi nel 2022 è dovuta al +4,5% del settore delle attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti e al +4,0% di quello del recupero dei materiali.
Rispetto al 2015, l’indice di costo della gestione dei rifiuti mostra una crescita dell’8,3% come il risultato degli aumenti del prezzo degli acquisti di beni e servizi (+11,1%), delle spese del personale (+2,5%) e del costo d’uso del capitale (+13,2%). Le differenze tra i due sotto settori si invertono, con un + 7,8% per le attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti, e un +8,7% per l’attività di recupero dei materiali.
di Riccardo Marchesi
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