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24 Febbraio 2020

Approvato il primo Piano d’Ambito dei nuovi consorzi per la gestione dei rifiuti in Piemonte

La Legge regionale del Piemonte 10 gennaio 2018, n. 1, “Norme in materia di gestione dei rifiuti e servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani…” prevede che i comuni appartenenti a ciascun ambito di area vasta esercitino, attraverso consorzi denominati consorzi di area vasta, le funzioni di organizzazione e controllo del servizio di gestione integrata dei rifiuti inerenti alla prevenzione della produzione dei rifiuti urbani, alla riduzione, alla raccolta differenziata, alla raccolta dei rifiuti urbani residuali indifferenziati, alle strutture a servizio della raccolta differenziata e al trasporto e all’avvio a riciclo o trattamento delle raccolte differenziate, ad esclusione del rifiuto organico.

Tra i compiti dei consorzi di area vasta vi è l’approvazione del piano d’ambito di area vasta che, in coerenza con le indicazioni e i criteri stabiliti dal piano regionale di gestione dei rifiuti e dal piano d’ambito regionale, è finalizzato a programmare l’acquisizione delle attività e delle dotazioni necessarie all’erogazione dei segmenti di servizio di competenza.

L’approvazione del piano d’ambito di area vasta avviene a seguito della verifica di coerenza con le indicazioni ed i criteri stabiliti dal Piano regionale di gestione dei rifiuti (PRGR).

Il COSRAB, consorzio per la gestione dei rifiuti urbani costituito dai Comuni della provincia di Biella è stato il primo consorzio in Piemonte a adeguarsi alla L.R. 1/18, trasformandosi in consorzio di area vasta. Tra il 2018 e il 2019 il COSRAB ha redatto il proprio Piano 2019-2025 e lo ha trasmesso in Regione, ai fini della verifica di coerenza, che ha avuto esito positivo, formalizzato con la DGR n. 14-639 del 06/12/2019. 

Si tratta del primo piano d’ambito approvato in Piemonte ai sensi della L.R. 1/18. La Provincia di Biella conta 175.000 abitanti e la percentuale di raccolta differenziata, raggiunta nel 2018 è stata pari al 68%.

Tra gli aspetti salienti del Piano elaborato con il supporto tecnico della società Corintea di Torino, si possono individuare i seguenti:

  • segmentazione del territorio in tre sub aree, rappresentate dal capoluogo, da un’area “intensiva” e da un’area “estensiva”, caratterizzate da modelli e/o standard di raccolta diversi;
  • ampliamento della porzione di utenti serviti con tariffazione puntuale, fino ad almeno il 60% degli abitanti totali; nel momento della predisposizione del Piano tale porzione era pari al 35% (comuni di Biella, Cossato e Gaglianico);
  • razionalizzazione delle frequenze di raccolta, in particolare con il passaggio alla tariffazione puntuale per la raccolta del rifiuto indifferenziato (RUR), con miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia del servizio;
  • estensione della raccolta della frazione organica umida anche ai comuni dell’area intensiva che ancora non la adottano;
  • una particolare strategia per i comuni decentrati e dispersi, per lo più montani, dell’area estensiva, che peraltro rappresentano solo il 3% dei rifiuti urbani prodotti, con passaggio da raccolta stradale a libero accesso a raccolta ad accesso controllato;
  • una forte promozione della gestione in loco della frazione organica, attraverso l’autocompostaggio ed il compostaggio collettivo locale. Per l’autocompostaggio, che nel 2018 riguardava circa il 15% della popolazione totale, si prevede di raddoppiare le utenze coinvolte, mentre sono previste installazioni di compostaggio collettivo locale essenzialmente nei nuclei abitati dell’area estensiva o nelle frazioni decentrate del restante territorio pedemontano;
  • la previsione e attuazione di azioni specifiche di prevenzione, supportata anche dallo strumento tariffazione puntuale, e la previsione dell’inserimento dei relativi costi nei Piani Economici Finanziari (PEF).

Per quanto riguarda gli obiettivi ed i relativi indicatori di Piano, si prevede di raggiungere già nel 2021 il 70,5% di raccolta differenziata, al netto della quota di rifiuti assimilati non gestiti dal servizio pubblico ma che possono essere inseriti nel computo della % di RD, e che valgono oggi alcuni punti percentuali, e di raggiungere nel 2023 il 72%. L’obiettivo della Regione Piemonte al 2025 (PRGR) è pari al 70%. Di fatto il Piano prevede il raggiungimento pressoché immediato dell’obiettivo della nuova direttiva UE 2018/851 (che sarà recepita quest’anno) riguardante un tasso di riciclaggio non inferiore al 60% nel 2030 e di incamminarsi per raggiungere rapidamente anche l’obiettivo al 2035 (65%).

Per quanto riguarda l’altro importante indicatore stabilito dal PRGR, ossia la quantità pro capite annua di rifiuto indifferenziato residuo (RUR), nel 2018 il valore del bacino biellese era di 157 kg/ab. anno, già sotto la soglia di 159 prevista dal PRGR al 2020. Il Piano prevede di scendere a 120 kg/ab. anno nel 2023, al di sotto della soglia di 125 kg stabilita dal PRGR al 2025.

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di Riccardo Marchesi

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