Con Decreto 10 marzo 2020 del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare sono stati revisionati i Criteri ambientali minimi per il servizio di gestione del verde pubblico e la fornitura di prodotti per la cura del verde.
Il provvedimento, che per l’esattezza riguarda i “Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio progettazione di nuova area verde o riqualificazione di un’area già esistente, per l’affidamento del servizio di gestione e manutenzione del verde pubblico e per la fornitura di prodotti per la gestione del verde pubblico (materiale-florovivaistico, prodotti fertilizzanti e impianti per l’irrigazione)”, revisiona i precedenti CAM del 2013.
Il verde pubblico in ottica più ampia
Tale revisione è fatta con l’obiettivo di affrontare la tematica della gestione del verde pubblico in un’ottica ampia, estesa ad una visione strategica di medio-lungo periodo, finalizzata a raggiungere obiettivi di sostenibilità complessiva (ambientale, sanitaria, sociale ed economica). Per garantire tale approccio è essenziale che le stazioni appaltanti, in particolare le amministrazioni comunali, siano in possesso e applichino concretamente strumenti di gestione del verde pubblico come il censimento del verde, il piano del verde, il regolamento del verde pubblico e privato e il bilancio arboreo, che rappresentano la base per una corretta gestione sostenibile del verde urbano.
Progettazione e riqualificazione
Per quanto riguarda i Criteri Ambientali Minimi per l’affidamento del servizio di progettazione di nuove aree verdi e di riqualificazione di aree esistenti vengono previsti criteri per la Selezione dei candidati, con prescrizione di un team multidisciplinare di professionisti, per le Specifiche tecniche, con l’indicazione dettagliata dei Contenuti del progetto (Scheda allegata al Decreto), per i Criteri premianti, con la valutazione dell’Esperienza nel settore. Si sottolinea come tra gli elementi che devono essere analizzati nella progettazione vi è l’eventuale predisposizione di un’area di compostaggio all’interno del sito al fine di produrre terriccio riutilizzabile come fertilizzante per la cura dell’area verde.
Gestione e manutenzione
Per quanto riguarda i Criteri Ambientali Minimi per l’affidamento del servizio di gestione e manutenzione del verde pubblico, per la Selezione dei candidati vengono riportati criteri (non obbligatori) per le Competenze tecniche e professionali e l’Esecuzione di servizi analoghi nell’ultimo triennio, mentre per le Specifiche tecniche è previsto che l’offerente presenti un Piano di gestione e manutenzione e realizzi il catasto degli alberi (nel caso la stazione appaltante non disponga ancora di un censimento e di una classificazione degli alberi, per le amministrazioni comunali con popolazione superiore ai 25.000 abitanti e 15.000 dal 2021).
Sono poi previste numerose e dettagliate Clausole contrattuali:
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- clausola sociale e clausole sulla Sicurezza dei lavoratori
- competenze tecniche e professionali (richiesta qualifica di manutentore del verde)
- obbligo della redazione di un rapporto periodico annuale che dimostra di ottemperare ai criteri coerenti con i servizi contemplati nell’oggetto dell’appalto
- obbligo della Formazione continua
- Piano della comunicazione: l’aggiudicatario deve proporre e condividere con l’amministrazione un piano di comunicazione avente lo scopo di promuovere il coinvolgimento attivo dei cittadini e dei vari portatori di interesse e di garantire la corretta informazione dei cittadini e degli operatori
- aggiornamento del censimento
- prescrizione di reimpiego di materiali organici residuali (compostaggio in loco o presso l’azienda o presso impianti autorizzati, pacciamatura ecc.).
- criteri per il rispetto della fauna a seguito degli interventi di manutenzione
- criteri per gli interventi meccanici
- criteri per la manutenzione del patrimonio arboreo e arbustivo e la manutenzione delle superfici prative
- criteri per l’impiego dei prodotti fitosanitari: l’aggiudicatario deve applicare pratiche di difesa fitosanitaria a basso impatto ambientale (lotta biologica e difesa integrata)
- criteri per le attrezzature per la distribuzione dei prodotti fitosanitari
- criteri per l’uso dei prodotti fertilizzanti, tra i quali il divieto dell’utilizzo di ammendanti non rinnovabili (torbe), con l’alternativa dei compostati misti o verdi (con marchio CIC o equivalente)
- prescrizioni per il monitoraggio degli impianti di irrigazione
- criteri per la gestione dei rifiuti, con relativa raccolta differenziata
- prescrizioni di impiego di oli biodegradabili almeno al 60% per la manutenzione delle macchine.
Per quanto concerne i criteri premianti per la valutazione secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa vanni presi in considerazione i seguenti elementi:
- Educazione ambientale: attività educative rivolte alle scuole, di ogni ordine e grado del territorio
- Criteri sociali: impiego di personale dipendente adeguatamente formato e facente parte delle categorie di lavoratori svantaggiati
- Sistemi di gestione ambientale: certificazioni ISO 14001 o EMAS
- Incidenza dei trasporti: riduzione trasporti e/o parco macchine caratterizzato da mezzi a basse emissioni
- Utilizzo di macchine ed attrezzature, comprese quelle per la distribuzione dei prodotti fitosanitari a basso impatto ambientale
- Uso esclusivo di metodi fisico-meccanici per la cura delle piante
- Miglioramento (upgrade) del censimento
- Valorizzazione e gestione del materiale residuale: consegna a sistemi di compostaggio di prossimità quale materiale strutturante.
Fornitura di prodotti
I Criteri Ambientali Minimi per la fornitura di prodotti per la gestione del verde pubblico – materiale florovivaistico prevedono Specifiche Tecniche sulle Caratteristiche delle specie vegetali, su Contenitori ed imballaggi (contenuto minimo di riciclato, del 30%, devono essere riutilizzati, ovvero restituiti al fornitore a fine uso, e devono essere riciclabili, se realizzati in altri materiali, devono essere biodegradabili o compostabili), Efficienza dei sistemi di irrigazione.
Le relative clausole contrattuali riguardano la Qualità delle piante e le Garanzie sull’attecchimento dell’impianto del materiale.
I criteri premianti valorizzano l’adozione di Sistemi di gestione ambientale, il Risparmio idrico, l’utilizzo di Substrati a ridotto contenuto di torba, la Produzione biologica, l’impiego di Fonti di energia rinnovabile per il riscaldamento delle serre, la presenza di un Piano di gestione fitosanitaria e di Certificazioni di prodotto di settore.
I Criteri Ambientali Minimi per la fornitura di prodotti per la gestione del verde pubblico – prodotti fertilizzanti prevedono solo Specifiche Tecniche sui prodotti fertilizzanti stessi.
Infine i Criteri Ambientali Minimi per la fornitura di prodotti per la gestione del verde pubblico – impianti di irrigazione prevedono anch’essi solo Specifiche Tecniche, in particolare sulle Caratteristiche degli impianti di irrigazione e sul Riuso delle acque.
di Riccardo Marchesi
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