Essere performanti, veloci, efficienti, attivi: mediamente ci sentiamo di dover assolvere sempre a queste aspettative su di noi. Ma lo stile di vite di questi ultimi decenni non ha portato un generale benessere né tantomeno un sufficiente livello di soddisfazione. Senza considerare lo sfruttamento sociale e ambientale del pianeta.
Allora forse è meglio fermarsi e accogliere questo tempo estivo per cambiare prospettiva! Vi proponiamo due letture: un saggio di Serge Latouche e un racconto di Mario Ramos. Due modi per dire che essere consci dei nostri limiti non è mai stato così necessario e urgente.
Buone letture e buona estate!
Essere limitati non è mai stato così positivo!
“Ci sono limiti che non devono essere superati, ma bisogna conoscerli. Perché se si scavalca il limite addio limiti”: sfidare i limiti è l’imperativo del nostro tempo! Ma Serge Latouche da anni elabora il progetto di un’alternativa praticabile al binomio crescita-illimitatezza. Si chiama decrescita e il suo concetto strategico è limite che illustra nel suo libro intitolato per l’appunto “Limite” (edizioni Bollati Boringhieri).
Sinonimo di privazione in una prospettiva sviluppista, il limite appare qui come il vero punto di forza che può trattenerci dal baratro. Alla tracotanza autodistruttiva dell’universalismo liberoscambista e alla pervasività delle sue invarianti culturali, Latouche contrappone le eco-compatibilità, le sovranità circoscritte, le identità plurali, i legami che creano società.
Cambiare le storie per cambiare la storia
Mario Ramos è uno degli autori per l’infanzia più geniali: ha cambiato la classica storia di “Cappuccetto rosso” divertendosi a invertire i ruoli. Il lupo furbo e malvagio non è poi così astuto e la sua sicumera diventa il suo più grande difetto mentre la timida e ingenua Cappuccetto Rosso si rileva una bambina gentile sì, ma assolutamente capace di decidere la sua storia.
Così ne “Il più furbo” (edizioni Babalibri), ci ritroviamo in un bosco fitto, dove un lupo affamato aspetta con ansia che la piccola Cappuccetto Rosso cada nelle sue grinfie. Ma mentre si avvicina alla casa della nonna, incontra orsi, porcellini, nani e principi azzurri in una storia tanto improbabile quanto divertente. Il furbo lupo immagina già il pranzo: pensa che sarà facile mangiare nonna e nipotina, dato che lui è molto astuto. Tuttavia, chi si crede troppo furbo rischia di avere brutte sorprese! Potrebbe trovarsi chiuso fuori casa con una camicia da notte rosa, ad esempio, e potrebbe anche inciampare e rompersi i denti…
Da non perdere anche “Sono io il più forte” e “Sono io il più bello” dello stesso autore e della stessa casa editrice… e con lo stesso “furbissimo” lupo!
di Redazione
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