Interessante presentazione ad Ecomondo da parte di Iren che, lo scorso Settembre, è riuscita a trasformare un evento di massa come il concerto di Ligabue, in un vero e proprio ecoconcerto.
Nelledizione 2011 dello stesso evento infatti (come peraltro accade in occasioni di questo tipo) limpatto dei rifiuti sia quantitativo che visivo era stato impressionante su un terreno coinvolto di ben 80 ettari. Non solo spettatori, ma anche campeggiatori e bivacchi. Da qui la molla per organizzare una gestione ambientale diversa delledizione 2015. Soprattutto puntando su due carte da giocare in possesso di Iren (competenza tecnica e capacità di approccio comunicativo) e cercando di costituire e introdurre un nuovo modo di affrontare situazioni di questo genere, davvero complesse e tra mille difficoltà operative quando si ha a che fare con estensioni territoriali ed affluenze così massicce.
I numeri delle forze in campo sono stati davvero impressionanti:
Per 150 mila spettatori, 800 contenitori, 1.900.000 lt di volumetria di raccolta (insomma, il servizio per una città di 100 mila abitanti), 15 automezzi, 42 operatori e 10 tecnici per un totale di 3 giorni di lavoro.
Ed i risultati, infine, paragonati al 2011, parlano chiaro:
58 tonnellate di rifiuti raccolti contro le 91 del 2011 quando gli spettatori furono solo 110 mila. 20% di raccolta differenziata contro un misero 8% del 2011 ed un giorno e mezzo di lavoro in meno.
Questo anche grazie alla forza della comunicazione: massiccia presenza sui social network (compresa la pagina Facebook di Ligabue), speciali sulla Gazzetta di Reggio, creazione del format Campovolo pulito e grande impatto durante levento con lazione di 50 volontari e visibilità grazie a magliette brandizzate, sacchetti per la raccolta, decalogo per la gestione dei rifiuti.
di Redazione Achab
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