E’ partita la seconda fase di trasformazione del servizio di raccolta rifiuti nel centro storico di Torino, con la progressiva attivazione del porta a porta per tutte le frazioni.
La zona coinvolta
Il nuovo servizio, che ha già interessato il centro aulico, in questa fase riguarderà utenze domestiche e attività commerciali comprese nell’area tra Via Pietro Micca, Piazza Castello, Via Carlo Alberto, Via dei Mille, Piazza Cavour, Via Giolitti, Via San Massimo, Via Verdi, Via Rossini, Corso San Maurizio, Corso Regina Margherita, Via della Consolata, Piazza Arbarello e Via Cernaia. In questa fase verrà quindi coinvolta un’area significativa fra il centro storico e il Quadrilatero Romano, con oltre 9.000 famiglie e 1.400 utenze commerciali.
La comunicazione
La progressiva attivazione del nuovo sistema di porta a porta si svilupperà in stretta correlazione con le attività di comunicazione, in analogia a quanto realizzato in passato. Dal 12 febbraio, i cittadini e le attività commerciali (per le quali è prevista un’apposito momento di informazione) presenti nella zona stanno ricevendo, a cura degli incaricati Amiat Gruppo Iren (in collaborazione con Achab Group), le necessarie informazioni in merito al nuovo servizio. Gli addetti, inoltre, consegneranno one to one gratuitamente a ogni utenza il kit per la raccolta domiciliare (biopattumiera e prima dotazione di sacchi per i rifiuti organici), oltre al materiale informativo di supporto. In un secondo momento, negli spazi individuati in ciascun edificio, verranno collocati i nuovi contenitori preposti per la raccolta.
Infine, per ulteriori informazioni, approfondimenti e per consentire agli utenti non trovati e/o non identificati durante il passaggio degli addetti di ritirare lo starter kit, dal 15 febbraio 2024 verrà riaperto un punto info distributivo presso i locali della Chiesa di San Filippo Neri, con ingresso da via Maria Vittoria 7/A, e attivo il giovedì e il venerdì dalle 16 alle 20 e il sabato dalle 9.30 alle 13.
Il commento dell'Assessora Foglietta e della Presidente Amiat Bragantini
L’attivazione del porta a porta integrale in questa porzione di città è stata preceduta da una attività di rilievo che ha portato alla definizione di soluzioni che si prefiggono di ottenere i migliori risultati di raccolta sia a livello quantitativo che qualitativo, garantendo l’integrazione con il tessuto urbanistico e riconoscendo le peculiarità delle aree coinvolte.
“Migliorare la raccolta differenziata, lavorando anche su economia circolare e investendo sulla transizione ecologica del nostro territorio urbano, rappresenta uno degli obiettivi della Città e assicurerà insieme decoro della città, soddisfazione dei cittadini e risultati ambientali – commenta l’assessora Chiara Foglietta -. Per riuscirci è necessario definire soluzioni che possano ottenere i migliori risultati di raccolta sia a livello quantitativo che qualitativo, garantendo l’integrazione con il tessuto urbanistico e riconoscendo le peculiarità delle aree coinvolte. Differenziare correttamente non è banale e l’impegno dei torinesi è fondamentale per ottenere i risultati attesi”.
“Questa area della città presenta molte sfide, compreso il significativo impatto turistico di cui è necessario tenere conto – aggiunge la Presidente di Amiat, Paola Bragantini -. Per questo procederemo gradualmente, con verifiche periodiche, in particolare nelle vie e nelle piazze più frequentate anche in orario serale e notturno: per questo abbiamo attivato tavoli periodici di confronto, anche nel dettaglio, con le associazioni degli esercenti”.
Il porta a porta a Torino e Achab Group, dal 2003 ad oggi
Achab Group partecipa ancora attivamente al processo di cambiamento della raccolta differenziata nella Città di Torino. Era il lontano 2003 quando la prima sostituzione della raccolta stradale prese il via nel capoluogo piemontese ed eravamo presenti… oggi dopo 21 anni il processo è giunto quasi alla fase finale.
di Barbara Buffo
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