Si chiama Tiramisu la campagna promossa da Amiat (Gruppo Iren) nella Città di Torino in occasione dei mesi estivi per cercare di sensibilizzare i cittadini su un problema che non riguarda solo il capoluogo piemontese (l’obiettivo è quello di rendere Torino città più accogliente e pulita) ma un po tutte le strade (e giardini, aree verdi, spiagge) del nostro paese: la maleducazione di chi non raccoglie e non smaltisce correttamente gli escrementi del proprio cane.
A quanti sarà capitato di tornare a casa con una scarpa sporca (e di manifestare il relativo nervosismo…) o di dover cambiare strada e camminare con gli occhi ben aperti per la forte presenza di queste pupù non raccolte.
Amiat e il Gruppo Iren, quindi, provano a dare un segnale ricordando ai cittadini torinesi che non solo le deiezioni canine devono essere raccolte per Legge ma che sono previste anche delle sanzioni per chi le abbandona. Una questione di decoro ed educazione in primis, ma anche di responsabilità civile da parte di chi abita le nostre città.
Gli strumenti (distribuzione a cura di Achab Group) sono semplici ma molto efficaci, con un target mirato. Sono stati consegnati questa estate infatti, presso tutti gli studi veterinari ed i negozi di settore (oltre che negli uffici pubblici), dei manifesti formato 50×70 e dei flyer che ricordano anche in quali cassonetti debbano essere smaltite correttamente tutte le deiezioni animali.
Confidando in una maggiore presa di coscienza da parte dei padroni, ricordiamo che in Italia sono presenti circa 7 milioni di cani
di Redazione Achab
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