8 febbraio 2022. La sostenibilità è inclusa nei principi fondamentali della Costituzione Italiana.
Con l’approvazione in seconda lettura alla Camera si è concluso definitivamente l’iter di approvazione della Proposta di legge costituzionale a tutela dell’ambiente, la biodiversità, gli ecosistemi e gli animali. Questa approvazione ha seguito le due del Senato e la prima della Camera e, considerando che le approvazioni in seconda votazione da parte dei due rami del Parlamento sono avvenute a maggioranza dei 2/3 dell’assemblea, la modifica della Costituzione è entrata subito in vigore, senza necessità di referendum confermativo.
I dettagli della modifica costituzionale
Prima della riforma, all’interno della Costituzione italiana la tutela dell’ambiente e dell’ecosistema era citata unicamente nell’art. 117 lett. s (insieme ai beni culturali), tra le materie di competenza esclusiva dello Stato, ma ora l’articolo 9 recita: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.
L’articolo 41 rincara poi la dose e dice: “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali”.
Si apre una nuova epoca: grazie a Enrico Giovanni e ad ASVIS
Due modifiche epocali che vanno a delineare un disegno più ampio: salute, ambiente, sicurezza, libertà, dignità umana. In una sola parola, sostenibilità.
Ovvero, sostenibilità e tutela delle nuove generazioni.
E in effetti, chi parla di sviluppo sostenibile non può avere una visione miope, del qui ed ora. Bisogna agire adesso, per costruire il futuro di domani.
Rivolgiamo un doveroso ringraziamento a Enrico Giovanni – Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, e ad ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, che fin dalla sua nascita (sei anni fa) intraprese un percorso affinché il concetto di sviluppo sostenibile venisse incluso nella Costituzione Italiana, che ha portato poi alla formulazione della Proposta finalmente approvata.
di Riccardo Marchesi
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