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30 Marzo 2023

Pubblicato il Rapporto annuale RAEE 2022

Il 1 marzo 2023 è stato presentato il Rapporto Annuale 2022 del Centro di Coordinamento RAEE, giunto alla 15a edizione.

Il Rapporto raccoglie e sintetizza i risultati conseguiti da tutti i Sistemi Collettivi che si occupano del ritiro dei RAEE presso i centri di raccolta e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione per la gestione dei rifiuti tecnologici in Italia.

 

Risultati in calo rispetto al 2021

Nel 2022 i Sistemi Collettivi hanno gestito in tutta Italia 361.381 tonnellate di RAEE, risultato inferiore di quasi 24.000 tonnellate rispetto al dato 2021 e che corrisponde a una contrazione del 6,2%. E’ la prima volta, dopo otto anni consecutivi in incremento progressivo, che si assiste ad una flessione.

Il valore medio pro capite si attesta a 6,12 kg per abitante, con una riduzione del 5,3% rispetto al 2021

Le cause principali sono individuabili nella dispersione dei RAEE, originata dall’attribuzione ai rifiuti elettronici di un codice EER non corretto e nella sottrazione al canale ufficiale di volumi consistenti da parte dei canali paralleli nel mancato conferimento da parte dei cittadini dei rifiuti elettronici, in particolare di quelli di piccole dimensioni che rientrano nel raggruppamento 4, che già si caratterizzava per volumi contenuti e dispersi. Inoltre da un lato vi è stata una riduzione delle vendite di AEE, dopo due anni consecutivi caratterizzati da incrementi importanti, che ha determinato una diminuzione dei quantitativi dismessi e dall’altro la fine dell’effetto del bonus TV, introdotto nell’agosto del 2021 per l’acquisto di un nuovo televisore previo avvio a riciclo del vecchio, il quale ha generato una forte spinta allo smaltimento nell’ultimo quadrimestre del 2021, ma l’impatto non si è protratto nel corso del 2022 (anche se la riduzione in questo raggruppamento è inferiore a quella di altri). Si ricorda che il dato dei RAEE gestiti nel 2020 era di 365.897 tonnellate, con un procapite di 6,14 kg per abitante, di fatto un valore allineato al 2022.

 

Risultati per macroaree

Per quanto riguarda le tre macroaree d’Italia, il Nord con l’8,6% registra la diminuzione più accentuata rispetto all’anno precedente, ma conferma il primato per volumi pro capite (6,72 kg/ab), il Centro mostra una riduzione del -6,3%, ma conferma un pro capite sopra la media nazionale (6,21 kg/ab), il Sud con il -1,1% subisce la battuta d’arresto più lieve, ma il pro capite (5,15 kg/ab) continua ad essere inferiore alla media nazionale. Tra le ragioni della differenza tra le macroaree, viene individuato il minor numero di centri di raccolta nelle regioni del Centro e del Sud: dei quasi 4.400 centri solo il 15% si trovano in Centro Italia e solo il 28% nel Meridione. Va peraltro sottolineato come in queste macroaree sia aumentato il contributo da parte del mondo retail, che ha raccolto oltre il 25% del totale rispetto al 22% del Nord Italia.

 

I rapporti regionali

Una novità è rappresentata dai Rapporti regionali, che presentano in maniera dettagliata i risultati della raccolta conseguita dalle singole regioni italiane, ripartiti per singola provincia, fornendo valori complessivi, quantitativi pro capite e per singoli raggruppamenti.

Tutte le regioni italiane registrano un andamento negativo a eccezione della Sicilia e della Puglia, dove la raccolta aumenta rispettivamente del 4,7% e del 2,7%.

La battuta d’arresto più consistente tocca alla Valle d’Aosta (-15,1%) che, con 9,56 kg/ab, scende dal primo al secondo posto per raccolta pro capite. Le altre regioni caratterizzate da una diminuzione a doppia cifra sono nell’ordine: Umbria (-12,1%), Emilia Romagna (-11,9%), Basilicata (-11,4%), Friuli Venezia Giulia (-10,2%).

La Sardegna è la regione che vede la minore contrazione nei quantitativi avviati a corretto riciclo: con una perdita contenuta del -1,4% conquista il primato per raccolta pro capite (9,94 kg/ab).

Con 5,78 kg/ab, il Piemonte è ancora una volta la regione con la raccolta pro capite più bassa tra quelle dell’area Nord, ma è anche quella che registra una delle flessioni più contenute (-4,8%).

 

Risultati per raggruppamenti

I risultati per Raggruppamenti sono i seguenti:

  1. R1 Freddo e Clima:   98.937 t (-0,7% rispetto al 2021)
  2. R2 Grandi Bianchi: 117.472 t (-9,3% rispetto al 2021)
  3. R3 Apparecchi con schermi:   71.035 t (-6,7% rispetto al 2021)
  4. R4 Piccoli elettrodomestici (Ped) ed elettronica di consumo:   71.494 t (-7,5% rispetto al 2021)
  5. R5 Sorgenti luminose:     2.444 t (-9,9% rispetto al 2021).

I documenti sono disponibili nella versione digitale e scaricabili dal portale del CdC RAEE.

Si ricorda che a partire dal 2019 (Direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche e elettroniche,

recepito all’art. 14 D. Lgs. 49/2014) il tasso minimo di raccolta dei RAEE da conseguire ogni anno è pari al 65% del peso medio delle AEE immesse sul mercato nei tre anni precedenti o, in alternativa, l’85% del peso dei RAEE prodotti nel territorio nazionale. Nel Piano Nazionale di Gestione dei rifiuti si riporta per il 2019, a fronte di una quantità nazionale raccolta pari a 343.069 t (di poco inferiore a quella 2022), una intercettazione del 39,4%.

Il Rapporto Rifiuti Urbani di ISPRA del 2022 (dati 2021) indica che, per quanto riguarda la raccolta differenziata dei soli rifiuti di provenienza urbana, calcolando la percentuale come rapporto tra peso totale dei RAEE intercettati nel 2021 e peso medio delle AEE cosiddette domestiche immesse sul mercato nei tre anni precedenti, si ottiene un valore pari al 25,6%.

Se ne deduce che su questa raccolta differenziata resta molto da fare…

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di Riccardo Marchesi

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