Iscriviti e ricevi le nostre news sulla sostenibilità.
Nella sezione Notizie Sostenibili puoi scoprire i nostri progetti e ascoltare le esperienze di chi ha scelto di lavorare con Achab Group.
Guarda nella sezione Approfondimenti Sostenibili per saperne di più sul tema della sostenibilità e i nostri consigli su come applicarla.
Compila il form per iscriverti alla nostra newsletter NoteS e restare aggiornato sulla sostenibilità.

Iscriviti!


Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l’iscrizione

 

Privacy Policy

10 Dicembre 2021

Riciclo degli imballaggi in plastica biodegradabili e compostabili: Biorepack e i comuni

Anci e Conai il 20 ottobre 2021 hanno presentato l’allegato tecnico che definisce i rapporti tra i Comuni e il Consorzio Biorepack per il riciclo degli imballaggi in plastica biodegradabili e compostabili.

 

Il consorzio Biorepack

Biorepack, che conta più di 200 imprese associate, è il primo consorzio al mondo che si occupa di EPR (Responsabilità Estesa del Produttore) di bioplastiche compostabili. Lo Statuto è stato approvato un anno fa, è stato anche stabilito un contributo ambientale specifico.

L’allegato tecnico (transitorio) consente di definire la corretta modalità di gestione di tali categorie di rifiuti di imballaggi, improntata al recupero di materia, come previsto dalle norme comunitarie e nazionali (Dlgs 152/2006 e direttiva imballaggi 94/62/Ce come modificata dalla direttiva 2018/852/Ue) a fronte di corrispettivi erogati dal nuovo Consorzio, che fa parte del sistema Conai ed è stato riconosciuto dal Ministero dell’ambiente (ora Mite) con DM 16 ottobre 2020.

 

I corrispettivi ai Comuni

Con la firma dell’allegato tecnico, il Consorzio riconoscerà ai Comuni, per gli imballaggi di bioplastica raccolti nell’umido, i corrispettivi pari all’80% dei costi efficienti della raccolta, ed interamente il costo del trasporto e del conferimento delle bioplastiche presso gli impianti di destinazione, tenendo conto delle tariffe effettivamente praticate dagli impianti.

Per imballaggi biodegradabili e compostabili si intendono quelli certificati EN 13432

Per frazione organica umida dei rifiuti urbani si intendono si intendono quelli dei codici EER 20.01.08 rifiuti biodegradabili di cucine e mense e 20.03.02 rifiuti dei mercati. Gli impianti di destinazione sono gli impianti di compostaggio, quelli di digestione anaerobica e quelli cosiddetti “integrati” (svolgono entrambi i processi) ed i relativi impianti R13 di trasferenza.

Per “Quantitativi rilevanti” si intendono i quantitativi di rifiuti di imballaggi in plastica biodegradabili e compostabili, al netto all’umidità, contenuti nella frazione organica.

Le parti si impegnano a:

  • promuovere la gestione dei rifiuti in plastica biodegradabile e compostabile insieme all’umido urbano
  • massimizzarne il successivo avvio a riciclo organico
  • favorire la riduzione della presenza all’interno dell’umido urbano di matrici non compostabili.

Per il convenzionato vi è l’obbligo della Raccolta Differenziata dei rifiuti di imballaggio in plastica biodegradabile e compostabile certificata UNI 13432 assieme all’umido urbano.

 

I corrispettivi nel dettaglio

Per Biorepack vi è l’obbligo di corrispondere i corrispettivi di raccolta, trasporto e trattamento organico sui quantitativi rilevanti.

Per la raccolta i corrispettivi sono stabiliti in funzione della fascia qualitativa del materiale raccolto.

Fino all’effettuazione delle analisi merceologiche si fa riferimento alla fascia B. I corrispettivi sono assoggettati a revisione annuale. La percentuale convenzionale di bioplastica compostabile nell’umido urbano: fino all’effettuazione di nuove analisi è stabilita nell’1,25%. La % si applica ai quantitativi lordi di umido urbano.

I corrispettivi per il trasporto sono riconosciuti solo per distanze superiori a 25 km (“trasporto medio lungo”). Se la distanza è inferiore si ritiene che il relativo costo (“trasporto breve”) sia già compreso nei costi di raccolta. Nel primo caso viene riconosciuto un corrispettivo per ogni km eccedente i 25 km. La distanza (raggio) si misura dal centro del comune di raccolta al sito dell’impianto. In caso di più comuni si calcola un baricentro sulla media pesata degli abitanti dei comuni.

Se il costo di trasporto non è un costo esterno fatturato si applica un corrispettivo forfettario par a 0,45 €/t del quantitativo rilevante per km eccedente i 25 km. Tetto massimo fissato a 100 km.

Infine Biorepack sostiene il 100% dei costi di trattamento (fattura emessa dall’impianto), sulla base dell’1,25% sopra individuato e delle % in seguito determinate a seguito di nuove analisi merceologiche. 

I compensi sono stabiliti retroattivamente dal 1/1/21, purché sia richiesto il convenzionamento entro due mesi dalla stipula dell’Allegato Tecnico, produrre le deleghe e le sub deleghe entro ulteriori 90 gg e sottoscrivere la convenzione.

 

Traduciamo il tutto in un esempio

Ecco un esempio su un Comune di 10.000 abitanti, con 100 kg/ab. anno di FORSU raccolta, un costo di trattamento di 100 €/t, un raggio dal Comune all’impianto di destinazione di 70 km, il trasporto fatto con i mezzi della raccolta, senza fatturazione specifica e l’applicazione della % convenzionale della bioplastica nell’umido:

  • Corrispettivo raccolta: 1.400 €
  • Corrispettivo trasporto: 225 €
  • Corrispettivo trattamento: 1.250 €

Totale corrispettivo annuo: 2.875 €

VI può essere la sceltra tra fatturazione annuale o semestrale o trimestrale

Le plastiche biodegradabili e compostabili non possono essere conferiti on gli imballaggi di plastica, dove sono considerati “frazione estranea

Le anali merceologiche che saranno fatte determineranno sia la reale presenza degli imballaggi biodegradabili e compostabili, misurata sul secco, sia la presenza di materiali non compostabili.

Tags: , , ,

di Riccardo Marchesi

677
Share