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5 Dicembre 2013
Le eccedenze alimentari delle famiglie statunitensi condivise con lo smartphone
L'idea è di quelle che fanno riflettere in maniera immediata: quante volte abbiamo in frigo o in dispensa prodotti alimentari prossimi alla scadenza? E se potessimo offrirli a qualche nostro vicino, magari in cambio di altri prodotti di cui invece siamo rimasti senza?
Negli Stati Uniti Dan Newman e Bryan Summersett hanno creato LeftoverSwap, un'applicazione da installare sul proprio smartphone che mette in contatto chi ha comprato o cucinato cibo in eccesso e chi magari vorrebbe mangiarlo. Il meccanismo è molto semplice: l'app prevede un log-in per "letfover takers" interessati a ritirare il cibo offerto e un altro per "leftover givers" che fotografando e localizzando su una mappa la porzione di cibo in questione, la mettono a disposione dei takers interessati. Una funzione chat permette infine di scambiarsi le informazioni di dettaglio e concordare le modalità di ritiro.
L'applicazione è gratuita ma al momento è disponibile in inglese e solo per dispositivi Apple, gli sviluppatori hanno dichiarato che stanno lavorando alla versione per Android.
Con l'avvicinarsi delle festività natalizie è quanto mai importante che tutti aumentino il senso di consapevolezza del proprio spreco alimentare, spesso legato alla semplice mancanza di organizzazione al momento dell'acquisto o della preparazione ai fornelli.
Quindi, se non possiamo installare la nuova app sul nostro smartphone, ricordiamoci almeno di fare sempre la "lista della spesa"! Ci aiuterà davvero a contenere sprechi ingiusti sia dal punto di vista della soliderietà che della sostenibilità.
2 Dicembre 2013
Uno studio europeo afferma che il 51% del trasporto merci potrebbe avvenire in bicicletta
Cyclelogistics è un progetto promosso dallUnione Europea al fine di definire, attraverso luso molteplici strumenti dindagine socio-economica, quali siano i possibili scenari di mobilità sostenibile nelle grandi città europee. Con lobiettivo di creare una rete di aziende interessate al trasporto merci in bicicletta, è stato condotto uno studio specifico dagli esiti che alcuni potranno definire sorprendenti.
Nei 322 centri urbani coinvolti emerge, infatti, che il 51% dei trasporti potrebbe essere fatto in bicicletta. Il dato è calcolato sulla base di un peso del materiale che non superi i 200 chilogrammi e per una distanza inferiore a 7 chilometri per le biciclette a pedalata assistita e a 5 per quelle normali.
I potenziali vantaggi di un trasporto merci gestito in gran parte a pedali non si fermano però al miglioramento della qualità dellaria, specie nelle zone a forte valenza commerciale, ma hanno un intrinseco valore di efficienza che emerge proprio nelle zone con una rete stradale più fitta e quindi meno adatta al traffico di grandi mezzi, come ad esempio i centri storici. Non dimentichiamo, infine, lassoluta flessibilità in fatto di parcheggio.
Se pensiamo, però, che il 22% degli spostamenti urbani sono effettuati dai cittadini per esigenze di shopping o loisir possiamo affermare che con un cambiamento di abitudini quotidiane ciascun cittadino può dare concretamente un contributo ad una mobilità più sostenibile nella propria città. Daltra parte, solo il 6% degli spostamenti per acquisti richiederebbe il reale bisogno di unautomobile privata.
Per chi fosse interessato ad approfondire, è disponibile lo studio completo.
Fonte: Wired.it
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