Si è svolto l’11 novembre a Parma, all’interno dell’Assemblea Annuale ANCI, il workshop “Tassa – Tariffa, dalla teoria alla pratica” che ha avuto l’obiettivo di analizzare le azioni indispensabili per un’attivazione di successo, valutare le criticità e i rischi, definire i modelli organizzativi e le esigenze di comunicazione a supporto di una trasformazione che vede gli utenti fruitori di servizi pagati a consumo e non più soggetti ad una tassa.
La responsabilità individuale e i principi di equità
Un insieme di esperienze e interventi a cura di importanti protagonisti del panorama italiano del mondo “tariffazione” hanno proposto spunti di utili riflessioni su alcuni punti salienti. La copertura dei costi dei servizi di igiene urbana tramite un sistema tariffario collegato ai servizi erogati, permette di applicare principi di responsabilità individuale e di equità rendendo una parte del costo sostenuto dai singoli utenti proporzionale ai rifiuti prodotti. Dove attivata, la tariffa ha responsabilizzato gli utenti, ridotto la produzione di rifiuti e favorito l’incremento delle raccolte differenziate.
Il cassonetto come un contatore
Nei sistemi a tariffa il contenitore dei rifiuti diventa un “contatore” associato in maniera univoca ad ogni singolo utente. Questo passaggio richiede una serie di interventi specifici: normalizzazione e bonifica banche dati, georeferenziato dei punti di esposizione dei contenitori, censimento delle utenze non a ruolo, identificazione puntuale delle pertinenze non soggette a tariffa, rilievo delle attività produttive e verifica produzione rifiuti per tipologia e quantità. Tutte azioni propedeutiche alla consegna dei kit e che, se ben fatte, abbattono i costi di attivazione e incrementano la base imponibile e di conseguenza il relativo gettito.
di Paolo Silingardi
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