A causa dei decreti governativi in vigore per l’emergenza Covid-19, dal 27 febbraio scorso non è stato possibile svolgere in aula i laboratori di didattica ambientale del progetto “Covar Green Challenge” previsti per quest’anno scolastico.Il Consorzio Covar 14, che riunisce 19 Comuni della cintura sud-ovest di Torino, in collaborazione con AchabGroup ha proposto così di sostituire i laboratori in programma con un gioco on-line sul tema dei rifiuti rivolto agli studenti delle scuole primarie e secondarie di 1° grado.
ECOGAME è un “serious game” mediante il quale gli studenti hanno potuto cimentarsi con più di 90 quiz sulla raccolta differenziata, sul riuso, sulla riduzione dei rifiuti, sul compostaggio e sugli sprechi, cercandoli fra gli oggetti interattivi nascosti negli ambienti di gioco, per guadagnare punti e scalare la classifica.
Il punteggio acquisito da ciascuno studente è stato cumulato con quello dei compagni di classe e la media dei punti raccolti ha formato il punteggio di classe e la classifica di gioco.
ECOGAME si appoggia ad un sito (https://missioneambiente-covar14.it), tuttora disponibile, dove gli studenti possono trovare materiali informativi e video che permettono di approfondire le tematiche del gioco e dell’intero progetto didattico.
Il gioco è rimasto attivo dall’inizio del mese di aprile fino al 22 maggio 2020.
Nei giorni scorsi sono state premiate, alla presenza dei Dirigenti scolastici, degli insegnanti referenti, del Presidente del Consorzio Covar 14 e dei rappresentanti dei Comuni che ospitano le scuole vincitrici, le due classi di ciascuna delle tre categorie di gioco (primo ciclo scuola primaria, secondo ciclo scuola primaria, scuola secondaria di 1° grado) che hanno ottenuto il miglior punteggio medio.
La classe prima classificata di ciascuna categoria ha ricevuto un buono spesa di 300,00 €. La classe seconda classificata ha ricevuto un buono spesa di 150,00 €.
Hanno partecipato ad ECOGAME 81 classi, provenienti da 35 istituti scolastici, di 13 diversi Comuni del Consorzio Covar 14.
di Paola Rossi
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