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6 Luglio 2021

(gioco dell’) OCA: l’Arte che allena il pensiero

Il gioco dell’Oca, uno dei giochi di società più antichi in Italia, diventa un’installazione mobile a disposizione dei cittadini che potranno cimentarsi come pedine viventi del tradizionale labirinto. E’ situata nel cortile del Polo del ‘900 a Torino ed è stata inaugurata con due eventi pubblici l’11 e il 12 giugno.

Quarantaquattro persone

4 attori, 3 musicisti e 37 abitanti coinvolti nel percorso di creazione del gioco – animeranno la performance nelle prime due giornate. In futuro, chiunque potrà cimentarsi gratuitamente: comunità di quartiere, famiglie, gruppi di amici, scolaresche, turisti o semplici passanti, sempre nel rispetto delle disposizioni di distanziamento sociale anti Covid.

Da luglio al Polo del 900 sarà disponibile anche la versione in scatola del gioco, per chi vorrà cimentarsi comodamente seduto a un tavolo.

OCA: l’arte che allena il pensiero è un progetto realizzato da Social Community Theatre Centre | Corep, Polo del ‘900 e Comitato Organizzatore S-Nodi, con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del “Bando CivICa”, progetti di Cultura e Innovazione Civica.

La regia è di Alessandra Rossi Ghiglione, con Maurizio Bertolini, Alberto Pagliarino, Fabrizio Stasia, Viola Zangirolami e il gruppo musicale Hot Pots.

 

I contenuti

I contenuti del gioco sono stati progettati da un comitato di esperti e alla sua realizzazione hanno collaborato gruppi e associazioni per un totale di circa 120 abitanti: giovani adulti, adolescenti, donne di diverse culture, educatori e operatori sociali, ricercatori universitari coinvolti in un programma di workshop e incontri tra febbraio 2020 e maggio 2021. Gli studenti dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino hanno progettato e realizzato in chiave artistica le caselle che compongono il classico gioco dell’oca. Ognuna misura 1 metro per 70 cm e contiene un QR code per accedere a contenuti multimediali attraverso smartphone.

 

Nel dettaglio...

A differenza del tradizionale Gioco dell’Oca, in OCA: l’arte che allena il pensiero le caselle saranno caratterizzate da quiz, dalla presentazione di scene interattive create con gli abitanti, da monologhi teatrali, da icone di grandi personaggi; conterranno domande di educazione civica, presenteranno storie esemplari e modelli di vita virtuosa. In questo modo diffonderanno informazioni a tematica sociale, per esempio: che tra un torinese che vive alle Vallette e un altro che vive in collina ci sono quasi 3 anni di speranza di vita di differenza e che nel 2018 l’1% della popolazione mondiale deteneva metà delle ricchezze mondiali. O che Il Kazakistan, per uguaglianza di reddito, è davanti a Italia e Finlandia, che gli Stati Uniti sono ancora il paese più potente del mondo, ma rimane dietro alla Birmania per eguaglianza di reddito (dati 2015). Dati non sempre scontati in quanto, come afferma la Banca Mondiale che calcola l’uguaglianza di reddito con il coefficiente di Gini, un paese può essere estremante ricco, ma distribuire in modo molto diseguale la ricchezza tra i cittadini.

 

Le dinamiche mentali

Spiegheranno anche dinamiche mentali, per esempio perché il nostro cervello preferisca relazionarsi con un suo simile piuttosto che con una persona dai tratti somatici diversi. E proprio perché “imparare richiede tempo”, OCA non premierà il primo concorrente a terminare il gioco, ma chi accumulerà più punti esperienza detti “punti sale in zucca”. I giocatori infatti impareranno che a volte fermarsi a riflettere e arrivare secondi può far vincere la partita del pensiero critico

Mettendo alla prova il giocatore, OCA: l’arte che allena il pensiero costruirà così un percorso artistico e ludico di capacity building orientato allo sviluppo del pensiero critico dei cittadini, ma anche mirato a contrastare le discriminazioni, migliorare la qualità della cittadinanza e combattere le disuguaglianze

 

Informazioni

http://www.socialcommunitytheatre.com/it/progetti/oca-larte-che-allena-il-pensiero/

 

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di Paolo Silingardi

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