Iscriviti e ricevi le nostre news sulla sostenibilità.
Nella sezione Notizie Sostenibili puoi scoprire i nostri progetti e ascoltare le esperienze di chi ha scelto di lavorare con Achab Group.
Guarda nella sezione Approfondimenti Sostenibili per saperne di più sul tema della sostenibilità e i nostri consigli su come applicarla.
Compila il form per iscriverti alla nostra newsletter NoteS e restare aggiornato sulla sostenibilità.

Iscriviti!


Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l’iscrizione

 

Privacy Policy

25 Maggio 2020

In viaggio con Paolo n.3 – Tesla usata? Si può fare!

Diciamolo pure, acquistare una Tesla è un bell’investimento, anche per un’azienda. Da 7 anni abbiamo scelto la strada del noleggio, e quando è stato il momento di valutare il passaggio a Tesla abbiamo provato a sondare questa eventualità. Per un’azienda il parametro economico è sempre una variabile determinante e si compone di due aspetti, il costo assoluto e la liquidità. Tralascio gli aspetti fiscali, che in Italia considerano l’auto un benefit anche se la usi solo per lavoro. Rientra nella filosofia per cui le PMI sono da premere il più possibile facendogli pagare anche la quota di chi evade. Ma andiamo oltre.

Ieri con una Toyota Prius ibrida pagavamo una rata di 530€ al mese di noleggio per 30.000km anno, tutto compreso, bollo, manutenzione, gomme, assicurazione kasko.

Oggi con tesla Model 3 LR paghiamo una rata mensile di leasing di 405€ a cui sommare 170€ di assicurazione kasko con tutti i possibili rischi al valore di riacquisto del nuovo,spese bollo assenti, manutenzione programmata assente, cambio gomme invernali escluso. Diciamo che comprese le gomme la differenza sarà di 80€ mese circa. Per noi è stata una differenza più che sostenibile.

Come ridurre i costi di acquisto? Abbiamo verificato sul mercato dell’usato, acquistato direttamente da Tesla, e abbiamo trovato un’auto di  luglio 2019 con 15.000 km, vernice metallizzata e gancio traino a 49.830€  IVA inclusa  e messa in strada con garanzia piena come sul nuovo contro un valore di listino della stessa auto di 62.640 €.

Con l’incentivo statale di 4.000€ il confronto è tra 58.640€ e 49.830€, pari a 8.810€ di risparmio. Spendere un 17,7% in più avrebbe fatto la differenza? Per noi sì.

Altra valutazione. Quali differenze ci sono tra un’auto elettrica usata e una a motore endotermico? Molte, provo ad elencarle.

La Tesla in particolare è tutta elettronica, con tesla compri un ecosistema, un mezzo che è sempre connesso alla rete, che si aggiorna continuamente, in cui la diagnostica e la manutenzione è fatta il più possibile da remoto. Ci sono componenti elettroniche montate e non utilizzata in previsione di sviluppi futuri. Ad esempio la guida completamente autonoma in Europa non è permessa. Quando le resistenze della lobby dei motori endotermici lo permetteranno basterà acquistare il pacchetto software dallo store (ovvero dal cruscotto dell’auto) pagare con carta di credito (già registrata sul sito) e scaricare l’aggiornamento. Cosa ci potrò fare? Banalmente far arrivare l’auto da me quando mi serve senza doverla andare a prendere. O socializzare l’uso condividendola e spiegandomi una parte dei costi. Non divaghiamo, ne parlerò più avanti dell’Auto Pilot, resta il fatto che Tesla è soprattutto elettronica, e nell’elettronica come tanti abbiamo sperimentato i difetti costruttivi si verificano statisticamente nei primi utilizzi. 

Inoltre l’assenza di un motore scoppio, che come dice la parola stessa scoppia e vibra, sollecita molto meno le componenti meccaniche, quindi l’auto risente molto meno dell’utilizzo. Lo stesso motore, detto anche termico, scalda, e l’energia prodotta la trasforma per oltre l’80% in energia termica che deve essere dispersa. Altro problema assente in un’auto elettrica.

La tenuta del valore: la Model 3 è un’auto che potrà fare centinaia di migliaia di km con costi di manutenzione bassissimi. Ha un’autonomia reale che potrà anche essere superata in futuro ma 500 km al giorno sono già tanti. E la rete di ricarica crescerò con una proporzionale riduzione dei tempi di ricarica. Sempre più colonnine  e sempre più presenti. In particolare i luoghi di destinazione saranno sempre più dotati di punti di ricarica, l’auto elettrica si ricarica quando è parcheggiata, non deve andare ad un distributore, e tendenzialmente la ritrovi sempre piena, per cui maggiore autonomia non è oggi la vera esigenza.

Per cui, concludendo, usata si può, possibilmente direttamente da Tesla, quindi certificata e con garanzia pari al nuovo.

A breve il prossimo post su: Ricaricare, come, quando e dove

Tags: , , ,

di Paolo Silingardi

840
Share