Io tu noi: il Piave
Quasi 2.000 alunni, 100 classi e 34 scuole totali tra primarie e secondarie di primo e secondo grado: questi i numeri del progetto didattico “Io tu noi: il Piave” che ha preso il via nelle scorse settimane e che prevede:
- una prima attività per introdurre i ragazzi alla conoscenza del fiume e del suo ambiente;
- una seconda attività in campo (un’uscita didattica al fiume) dove mettere in pratica i principi della citizen science;
- una terza attività a conclusione del progetto.
Promotore del progetto è l’Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali, l’ente che si occupa di pianificazione per la difesa del suolo e la tutela delle risorse idriche e degli ambienti acquatici nel Triveneto.
La riqualificazione fluviale del Basso Piave
In particolare, all’interno dei piani di riqualificazione fluviale del Basso Piave, l’Autorità di Bacino ha valutato di grande importanza l’inserimento di iniziative che coinvolgano le scuole del territorio, attraverso un percorso di didattica e partecipazione attiva che porti alla conoscenza e alla tutela dell’ambiente in cui gli studenti vivono, con diretto riferimento alla funzionalità ecologica e alla prevenzione del rischio idraulico. È nato così il progetto “Io tu noi: il Piave”, che ha preso il via fattivamente proprio nelle ultime settimane dopo una pausa dettata dall’emergenza sanitaria da COVID-19.
Un nuovo approccio per il monitoraggio ambientale: citizen science
Il progetto intende applicare un nuovo approccio per il monitoraggio ambientale e la raccolta di dati di interesse scientifico nel territorio, basato sul coinvolgimento attivo della popolazione locale. Questa metodologia, nota in letteratura come “Citizen Science”, prevede una stretta collaborazione tra scienziati professionisti e normali cittadini, quali sono i giovani Citizen Scientists, mettendo in risalto l’importanza delle azioni individuali per conseguire risultati collettivi, come la salvaguardia del fiume Piave. La partecipazione attiva della cittadinanza in simili iniziative renderà le comunità locali maggiormente consapevoli delle problematiche ambientali e permetterà inoltre un migliore controllo del territorio da parte delle autorità competenti.
Coinvolti alcuni atenei italiani
Gli alunni e i docenti delle scuole aderenti parteciperanno quindi a un programma di monitoraggio ambientale che coinvolge anche quattro importanti atenei italiani: il Politecnico di Milano, l’Università di Bologna, l’Università di Padova e l’Università di Siena. Ogni ateneo contribuirà al progetto analizzando vari aspetti legati al fiume, quali la portata, la vegetazione ecc.
Per maggiori informazioni e per rimanere aggiornato sul progetto, visita il sito www.iotunoipiave.it e iscriviti alla newsletter.
di Paolo Carmignola
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