E’ partita in questi giorni la campagna di Amiat Gruppo Iren, relativa all’attivazione delle nuove “ecoisole smart” per una parte del quartiere Falchera di Torino (le 19 “torri” di via degli Ulivi) che comprende 570 famiglie circa.
Famiglie che si vanno ad aggiungere ad altre 14 mila circa già attivate (o in attivazione) nel 2020 nei quartieri Spine e San Secondo, ma con una importante differenza: mentre nei precedenti quartieri le ecoisole andavano a sostituire la “vecchia” raccolta stradale, nella Falchera esse vengono installate in sostituzione del “porta a porta”.
La Falchera, sempre protagonista
La Falchera fu uno dei quartieri pionieri della raccolta domiciliare lanciata più di 15 anni fa, considerata la sua condizione periferica e caratterizzata da ampi spazi e cortili ed oggi si segnala nuovamente come territorio storicamente importante nell’evoluzione del sistema di raccolta del capoluogo piemontese.
La campagna di comunicazione a cura di Achab Group
La campagna di comunicazione e distribuzione tessere è caratterizzata da una assidua presenza dei comunicatori di Achab Group, incaricati da Amiat Gruppo Iren: ognuno dei 19 palazzi godrà di una mezza giornata completamente dedicata al singolo condomino, grazie ad un piccolo banchetto all’entrata, pronto a distribuire a tutti le tessere e lo “starter kit” e a spiegare ai cittadini novità e corretto utilizzo delle attrezzature. E non solo: un punto info-distributivo nel quartiere (presso la sede del Comitato per lo Sviluppo della Falchera) sarà a disposizione tre giorni a settimana, fino a fine Gennaio, per tutte le esigenze.
di Barbara Buffo
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