Montalto Ligure, un piccolo borgo di circa 365 abitanti, situato in Valle Argentina, nell’entroterra della Riviera Ligure in Italia Nord Occidentale, ha detto basta ad autocompattatori e cassonetti.
Un nuovo sistema di raccolta coniuga innovazione e tradizione in ottica di abbattimento delle emissioni inquinanti e riduzione dei rifiuti.
Limone e Gina sono la coppia di asinelli arrivata da qualche tempo in paese, che provvede alla raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti, trasportando dentro ceste caricate sul dorso i rifiuti «umidi», il vetro, la plastica, le lattine fino ad un «Porter» alimentato a batterie che completa il circolo virtuoso della raccolta «a impatto zero» trasferendo il tutto in contenitori dove la differenziata diventa realtà.
Ma la strategia ad impatto zero di Montalto ha saputo coniugare alla tradizione anche un’importante elemento di innovazione: è stata infatti installata una compostiera Big Hanna, modello T60, adatta a trattare fino a 250/280 kg di scarti alimentari a settimana, corrispondenti a circa 18 tonnellate all’anno, che trasformerà in terriccio fertilizzante gli scarti organici prodotti dagli abitanti del borgo e verrà riutilizzata nelle coltivazioni circostanti.
Come molti sanno, i nostri rifiuti alimentari, se gettati in discarica, producono gas metano, i cui danni sul nostro clima sono 21 volte superiori a quello della CO2. La filosofia alla base delle macchine Big Hanna è molto semplice: fornire uno strumento efficiente ed affidabile per risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti alimentari in loco. Con una compostiera Big Hanna come quella installata a Montalto Ligure, ad esempio, ogni anno si abbatte la produzione di emissioni corrispondenti a 23 Tonnellate Metriche di CO2.
Un piccolo borgo ma un grande esempio di impegno per scegliere la soluzione più adatta al rispetto dell’ambiente e dei propri cittadini.
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di Redazione Achab
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