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21 Febbraio 2022

Tutti i numeri dei progetti contro lo spreco alimentare dei comuni metropolitani di ROMA

 

Nel 2021 gli italiani si sono dimostrati il popolo più virtuoso del primo Cross Country Report monitorato su 8 Paesi del mondo (Stati Uniti, Cina, Regno Unito, Canada, Russia, Germania, Spagna e Italia) con uno spreco settimanale medio di 529 grammi di cibo pro capite. Molto resta da fare: gli alimenti restano in testa alla classifica degli sprechi per il 74% degli italiani*.

*Fonte Osser­vatorio Waste Watcher International, fondato da Last Minute Market

 

Il percorso dei comuni metropolitani di Roma che hanno aderito all'apposito bando

Progetto “Cibiltà”: Comuni di Pomezia, Trevignano Romano, Rignano Flaminio, Cave, Civitavecchia, Rocca Priora, Ciciliano, Montelibretti, Palombara Sabina, Colleferro, Campagnano di Roma

Progetto “Valore al cibo”: Comune di Tolfa

 

I Comuni di Pomezia, Montelibretti, Campagnano di Roma, Rignano Flaminio, Tolfa, Cave, Palombara Sabina, Colleferro, Trevignano Romano, Rocca Priora e Ciciliano che hanno partecipato al bando di Città Metropolitana di Roma per la concessione di contributi finanziari a favore dei Comuni metropolitani per la realizzazione di progetti relativi alla “Riduzione degli sprechi alimentari” e sono risultati assegnatari del contributo hanno individuato Achab Group come società di comunicazione partner di progetto nella realizzazione di una campagna di comunicazione multitarget attualmente in corso.

I progetti coinvolgono una larga platea di utenze, nell’area che sconfina dal litorale romano all’agro pontino fino al subappennino laziale.

 

Varietà di target, i numeri

I target della campagna spaziano dai cittadini ai ristoratori alle associazioni di volontariato, passando per i negozi al dettaglio e della GDO e le scuole di ogni ordine e grado.

Complessivamente sono state raggiunte 77.500 utenze domestiche con la consegna di un pieghevole informativo sulla campagna, la predisposizione di punti informativi sul territorio in occasione dei mercati rionali, gli eventi dal vivo organizzati sul territorio come lo showcooking: dimostrazione pratica di cucina con una nutrizionista e chef professionista con la distribuzione di un ricettario antispreco di 16 facciate e le repliche del monologo teatrale Evoluzione riflessioni postume di un australopiteco,  l’attivazione di uno sportello informativo comunale telematico, le campagne di avanzamento sui canali social dei Comuni, il minisito di progetto ed i video in graphic motion dedicati.

255 esercizi tra cui bar, ristoranti, pizzerie, tavole calde, gastronomie, osterie, agriturismo e stabilimenti balneari hanno aderito al progetto e ricevuto complessivamente 37.000 contenitori doggy bag personalizzati per alimenti in polpa biodegradabile da 600 ml da utilizzare per l’asporto degli avanzi del pasto, oltre che materiali informativi come vetrofanie, locandine e segnaposto da tavolo bilingue.

E ancora sono stati istituiti i premi comunali: una selezione di 32 eccellenze sul territorio che svolgono già buone pratiche di recupero dei prodotti invenduti (per consumo umano o animale) e/o buone pratiche per incentivare un consumo responsabile contro gli sprechi alimentari, con la consegna durante una cerimonia ufficiale di un piatto-targa a riconoscimento dell’impegno offerto.

 

L'impegno nelle scuole

Nell’ottica della grande importanza di fornire le basi dell’educazione al non spreco ed al consumo intelligente delle risorse anche tra i banchi di scuola e nelle mense scolastiche, con la consapevolezza che bambini e ragazzi sono formidabili ambasciatori di messaggi importanti presso le loro famiglie, molto spazio è stato dedicato agli alunni delle scuole di ogni ordine e grado.

23 classi V della scuola primaria hanno preso parte alla sperimentazione durata due settimane di un diario dello spreco di cibo a mensa, realizzando poi un mini-convegno finale online aperto ai genitori, esponendo i risultati della sperimentazione.

Un centinaio di classi III, IV e V delle scuole primarie hanno partecipato al concorso “Ecopagella contro gli sprechi alimentari online” con lezioni didattiche in classe arricchite da giochi e quiz coinvolgenti: sono state raccolte complessivamente circa 750 ecopagelle compilate, premiate le classi che hanno ottenuto più ecopagelle e realizzato un report finale.  Altre 60 classi verranno coinvolte durante l’anno scolastico in corso.

La scuola secondaria di primo grado è stata coinvolta con la realizzazione di 80 lezioni didattiche contro lo spreco, permettendo agli alunni di riflettere sul consumo responsabile del cibo e sulla lotta agli sprechi attraverso la loro esperienza diretta, convertita in articoli, schemi, reportage fotografici, interviste, ricerche inseriti poi in un giornalino di 18 personalizzato distribuito alle scuole. Sono stati stampati complessivamente 5000 giornalini “Food ecoreporter”.

L’attività con le scuole secondarie di secondo grado ha visto la partecipazione di 6 scuole, 21 classi, 316 alunni hanno giocato attivamente al concorso online “Ecoquiz in missione per il pianeta”, giocando totalmente 37.718 partite, argomenti trattati: biodiversità, spreco alimentare, rifiuti, mobilità sostenibile, energie rinnovabili, qualità dell’aria, raee. Premiati i primi 3 alunni classificati con un tablet di ultima generazione ciascuno. 

 

Il coinvolgimento del commercio locale e delle associazioni

I progetti includono un’attività dedicata solo ai negozi della piccola e grande distribuzione con una campagna personalizzata per la valorizzazione degli alimenti in prossima scadenza venduti a prezzi scontati. Circa 90 negozi di prossimità hanno ricevuto l’informativa ed i materiali dedicati.

Per coinvolgere attivamente associazioni caritatevoli del territorio, parrocchie, centri CARITAS e A.N.P.A.S., sezioni locali di CRI e PROTEZIONE CIVILE e gruppi scout, il Bando di finanziamento prevedeva infine una linea d’azione dedicata alle attività di recupero e redistribuzione di alimenti, pacchi alimentari e pasti nelle varie forme, a persone e famiglie in difficoltà. 

Alcuni esempi sono l’implementazione di metodologie antispreco presso le mense scolastiche, la GDO e le aziende agricole locali, con monitoraggi, incontri, redazione di vademecum per il personale e coordinamento del recupero delle eccedenze alimentari da parte delle associazioni, acquisto di attrezzature per la corretta conservazione dei cibi. 


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di Elena Pannone

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