La città di Pistoia e Alia servizi ambientali si trovano ad iniziare un grande percorso di modifica e aggiornamento della raccolta differenziata per aumentarne la percentuale in tutto il territorio del comune. L’attivazione del nuovo servizio prevede tre aree geografiche principali, per un totale di circa 52.000 utenti (90.000 abitanti). La prima fase dello start up prevede l’avvio del servizio per mezzo di isole interrate nel centro storico: postazioni per tutte le frazioni di rifiuto, esclusa la carta, per la quale è prevista la raccolta porta a porta con adozione del calendario già in uso.
Circa 1.000 utenze dentro la prima cerchia muraria si trovano già coinvolte dalle attività in questi giorni, mentre il resto delle utenze del centro storico, altre 4.000, verrà coinvolto a settembre 2020.
L’area urbana della città, invece, sarà coinvolta dal mese di novembre e vedrà un sistema misto, ovvero la carta e il multimateriale saranno raccolte col porta a porta, mentre per il resto dei rifiuti ci sarà un contenitore stradale ed è previsto di finire il coinvolgimento dei cittadini a giugno 2021. Per le aree collinari e montane invece si prevede un porta a porta integrale per circa 1000 utenze.
Le attività di coinvolgimento diretto dei cittadini, partite da poco, come accennato, nel centro storico, prevedono la consegna dei materiali informativi e di sacchetti per la raccolta della carta, e vedono gli informatori di Achab Group impegnati, oltre che nella distribuzione anche nella sensibilizzazione dei cittadini che dovranno conferire correttamente nelle isole interrate di pertinenza, con un occhio di riguardo anche per il decoro urbano del centro storico che negli ultimi tempi purtroppo ha vissuto qualche fase di criticità.
Da ultimo, ma non meno importante, la grande particolarità degli strumenti di contatto, ovvero, per necessità, considerato il periodo, la trasformazione delle abituali serate pubbliche in appuntamenti sui social: pagina Facebook del comune di Pistoia e canale YouTube di Alia sono gli strumenti che vengono utilizzati per “incontrare” i cittadini e spiegare loro modalità e motivazioni del cambiamento.
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di Paolo Silingardi
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