Un gatto mezzo matto, una storia senza storia, una nuvola che non voleva piovere… certo, la pandemia ci ha messi tutti a dura prova, ma per qualcuno è stata foriera di idee, racconti, fantasie che si sono trasformate in una raccolta di fiabe illustrate.
"Il gatto mezzo matto e altri racconti", di Paolo Silingardi
“Il gatto mezzo matto e altri racconti” è l’ultimo libro di Paolo Silingardi (con illustrazioni di Anna Spreafico) che tiene insieme personaggi immaginari, animali e soggetti parlanti per riflettere sulla nostra specie, Homo Sapiens, responsabile della crisi climatica e di una nuova era geologica, l’Antropocene.
Ambiente (ma non solo), per bambini (ma non solo)
La raccolta è un libro che parla di ambiente, ma non solo: i racconti toccano tanti temi diversi anche se quello ambientale è certamente il più diffuso. C’è ad esempio la storia di “Laltro”, un paese che vede solo le differenze senza apprezzare in realtà le unicità. Oppure c’è la storia del riccio e della farfalla che ci fa riscoprire la bellezza (e in alcuni casi anche la fortuna) di essere esattamente come siamo.
“Il gatto mezzo matto e altri racconti” è un libro per i bambini ma non solo, perché affronta temi complessi e interessanti sui quali un confronto tra generazioni diverse può essere generativo di prospettive nuove e cambiamenti. Le meravigliose illustrazioni di Anna Spreafico arricchiscono la narrazione dando vita ai vari personaggi delle storie e offrendoceli in maniera colorata, gioiosa e divertente.
Raccontare storie attorno a un fuoco
Dobbiamo riscoprire la capacità di emozionare e, per fare questo, le fiabe e i racconti sono uno strumento unico: raccontare storie come fossimo tutti assieme attorno a un fuoco è la forma più antica e potente per condividere emozioni e trasmettere valori.
“La speranza è di essere riuscito a usare le parole per generare suggestioni e stimolare riflessioni sulle nostre responsabilità e sul nostro agire quotidiano”: questo si augura Paolo Silingardi nella conclusione della sua raccolta di fiabe. Saremo di parte, ma a noi pare che ci sia riuscito bene.
di Redazione
