Napoli punta sull’innovazione nel campo del riciclo della plastica: presso la sede del CNR a Portici è stata infatti avviata negli scorsi mesi la raccolta della plastica con un ‘riciclatore incentivante’ che trasforma direttamente il materiale in oggetti d’artigianato.
L’Istituto per i Polimeri, i Compositi ed i Biomateriali (Ipcb) del Cnr, nell’ambito del progetto PON-04a2_OR.C.HE.S.T.R.A., sta sperimentando presso la sua sede di Portici la raccolta della plastica (Pet) con una macchina per la compattazione di materiali facilmente riciclabili (prodotta dalla veneta Eurven) che, oltre a rilasciare ecobuoni, permetterà di trasformare la plastica in oggetti d’arte attraverso una stampante 3D in base alle esigenze degli artigiani locali, esempio per cornetti portafortuna o statue per presepi.
Le parole dordine del progetto sono prossimità e innovazione. Prossimità perché il materiale raccolto sarà trasformato in loco, in base alle esigenze degli artigiani locali, come per esempio per la creazione dicornetti portafortuna.
Innovazione per via della tecnica di lavorazione: la produzione di questi oggetti avverrà con lutilizzo di una stampante 3D, tecnologia che si sta affermando come la nuova frontiera della produzione in diversi settori.
Un progetto con un alto grado di innovazione che speriamo possa fungere da volano per la ripartenza del capoluogo partenopeo nel campo dei rifiuti. Perché, come dimostrano i casi di eccellenza in Campania, la sostenibilità non è una questione geografica ha sottolineato Paolo Silingardi, presidente Achab Group, che ha curato la comunicazione del progetto e la valorizzazione del circuito virtuso di premiazione dei comportamenti positivi a sostegno della comunità locale.
di Redazione Achab
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